Parrebbe quasi una forzatura, l'unire al francesismo Bistrò, che già connota un locale informale, dai prezzi contenuti, dove la socialità è tratto caratterizzante, all'aggettivo Popolare. Ma in questo luogo, nato nel 2013 come centro diurno vicino all'imbocco dell'ora rinata via Milano a Brescia per accogliere e dare un pasto a chi per quasi infiniti motivi era la parte in difficoltà, quella più debole, nel tessuto sociale bresciano, è impresa improba trovare forzature, etichette, facili concessioni a mode del momento.
La sala del Bistrò Popolare
L'attenzione per il mondo vegetale da Bistrò Popolare
Lo dicono con ferma convinzione, e più di un sorriso, Lina Turrina, coordinatrice e anima della sala, e Valerio Gosio, uno degli attuali cuochi del Bistrò, quello più attento alla sua anima “vegetale”, ché ora, dopo un'evoluzione durata anni, è quella che meglio descrive la cucina del locale. Niente etichette si è premesso, così scelta e impostazione mettono al primo posto la stagionalità, il rispetto della materia prima, di chi la produce e di chi la consuma, tante verdure preferibilmente biologiche, tanti produttori e prodotti locali, l'apporto proteico affidato quasi esclusivamente, lo è a cena, ai legumi, ad alimenti come tempeh, tofu, seitan, ma di là dal simbolo vegan a indicare la preparazione, niente integralismi o atmosfere misticheggianti. Anzi, l'ambiente è davvero popolare nella sua accezione più felice e le sere dei fine settimana, sono con frequenza animate da gruppi in cerca di salubrità e buoni sapori.
Cosa si mangia da Bistrò Popolare
Tratti, l'attenzione per le intolleranze, per scelte alimentari rispettose di ciò che ci circonda e appartiene, ma di cui non siamo certo gli unici proprietari, che sono condivisi sia a pranzo, dal lunedì al venerdì, con una proposta che tra tre primi e quattro secondi, più i contorni e i dolci, comprende sempre un piatto a base di carne, formaggi o uova, disponibile anche da asporto, sia alla sera, dal giovedì al sabato, dove la cucina del Bistrò esprime appieno il fine maturato nel tempo. Così se a mezzogiorno, con tempi, ritmi, adeguati alle necessità del momento, è possibile, a costi abbordabilissimi, scegliere tra una Vellutata di scorzonera e patate, degli Gnocchi al ragù o una Frittata con asparagi e robiola, il tutto innaffiato da acqua o bevande analcoliche, a mezzogiorno niente alcol, retaggio delle origini e attenzione alla lucidità degli ospiti, alla sera la formula cambia, dando la possibilità di scoprire come vegetale e saporito possono felicemente convivere all'interno dello stesso piatto.
Tempeh glassato all’arancia con crema di finocchi, mandorle tostate, ravanello fermentato di Bistrò Popolare
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Pad thai di Bistrò Popolare
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I cicchetti di Bistrò Popolare
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Crostino con spalmabile vegan alle erbe cicoria ripassata e cipolla caramellata di Bistrò Popolare
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I conchiglioni di Bistrò Popolare
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Tris di formaggi delle Orobie di diverse stagionature con confettura al Bistrò Popolare
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Una serie di “cicchetti”, per una ventina di euro se ne possono scegliere sino a cinque in porzioni sufficienti per due persone, per aprire la cena: Tartare di rape rosse con formaggio fresco di anacardi, capperi e noci, una Panissa di ceci, cappuccio viola fermentato e pinoli tostati, dell'Insalata russa con pane guttiau e paprika. Per poi farli seguire da un piatto unico con più di una incursione nella cucina etnica, altro tratto del Bistrò che fa a capo a Cristian Orizio, qui le scelte sono discusse, condivise, in vera comunione d'intenti. Emblematico il Pad Thai, tagliatelle di riso saltate con verdure e tofu morbido, arachidi, lime e salsa al tamarindo, ma anche una Fregola sarda con asparagi spadellati, crème fraîche di anacardi, ceci croccanti, olio alle erbe aromatiche o del Tempeh glassato all'arancia con crema di finocchi, mandorle tostate, ravanello fermentato.
Cosa si beve da Bistrò Popolare
Una piccola ma non banale carta dei vini (e birre): dalle scelte locali degl'inizi ora spazia per tutta la penisola, da dove trarre un Prosecco Colfondo, un bianco macerato o un rosso leggero e profumato, un Pinot Nero? Da abbinare ai piatti più intensi: a renderli tali marinature e tecniche di cottura/preparazione, nonché la scelta senza compromessi qualitativi di ogni singolo prodotto.
Insomma, Bistrò Popolare è un luogo dove riappacificarsi con il prossimo e con la terra che abitiamo, senza per questo dover minimamente rinunciare al piacere della tavola.
Bistrò Popolare
Via Industriale 14 - 25126 Brescia
Tel 340 227 8334