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Una cucina che include tutti? Al Bistrò Popolare di Brescia

Nato nel 2013 come centro diurno per offrire un pasto alle persone in difficoltà, porta in tavola sapori genuini con grande attenzione alle intolleranze alimentari e a chi ha scelto alimentazioni diverse, ma senza etichette

di Carlos Mac Adden
 
09 maggio 2024 | 14:30

Una cucina che include tutti? Al Bistrò Popolare di Brescia

Nato nel 2013 come centro diurno per offrire un pasto alle persone in difficoltà, porta in tavola sapori genuini con grande attenzione alle intolleranze alimentari e a chi ha scelto alimentazioni diverse, ma senza etichette

di Carlos Mac Adden
09 maggio 2024 | 14:30
 

Parrebbe quasi una forzatura, l'unire al francesismo Bistrò, che già connota un locale informale, dai prezzi contenuti, dove la socialità è tratto caratterizzante, all'aggettivo Popolare. Ma in questo luogo, nato nel 2013 come centro diurno vicino all'imbocco dell'ora rinata via Milano a Brescia per accogliere e dare un pasto a chi per quasi infiniti motivi era la parte in difficoltà, quella più debole, nel tessuto sociale bresciano, è impresa improba trovare forzature, etichette, facili concessioni a mode del momento.

Una cucina che include tutti? Al Bistrò Popolare di Brescia

La sala del Bistrò Popolare

L'attenzione per il mondo vegetale da Bistrò Popolare

Lo dicono con ferma convinzione, e più di un sorriso, Lina Turrina, coordinatrice e anima della sala, e Valerio Gosio, uno degli attuali cuochi del Bistrò, quello più attento alla sua animavegetale”, ché ora, dopo un'evoluzione durata anni, è quella che meglio descrive la cucina del locale. Niente etichette si è premesso, così scelta e impostazione mettono al primo posto la stagionalità, il rispetto della materia prima, di chi la produce e di chi la consuma, tante verdure preferibilmente biologiche, tanti produttori e prodotti locali, l'apporto proteico affidato quasi esclusivamente, lo è a cena, ai legumi, ad alimenti come tempeh, tofu, seitan, ma di là dal simbolo vegan a indicare la preparazione, niente integralismi o atmosfere misticheggianti. Anzi, l'ambiente è davvero popolare nella sua accezione più felice e le sere dei fine settimana, sono con frequenza animate da gruppi in cerca di salubrità e buoni sapori.

Cosa si mangia da Bistrò Popolare

Tratti, l'attenzione per le intolleranze, per scelte alimentari rispettose di ciò che ci circonda e appartiene, ma di cui non siamo certo gli unici proprietari, che sono condivisi sia a pranzo, dal lunedì al venerdì, con una proposta che tra tre primi e quattro secondi, più i contorni e i dolci, comprende sempre un piatto a base di carne, formaggi o uova, disponibile anche da asporto, sia alla sera, dal giovedì al sabato, dove la cucina del Bistrò esprime appieno il fine maturato nel tempo. Così se a mezzogiorno, con tempi, ritmi, adeguati alle necessità del momento, è possibile, a costi abbordabilissimi, scegliere tra una Vellutata di scorzonera e patate, degli Gnocchi al ragù o una Frittata con asparagi e robiola, il tutto innaffiato da acqua o bevande analcoliche, a mezzogiorno niente alcol, retaggio delle origini e attenzione alla lucidità degli ospiti, alla sera la formula cambia, dando la possibilità di scoprire come vegetale e saporito possono felicemente convivere all'interno dello stesso piatto.

Una serie di “cicchetti”, per una ventina di euro se ne possono scegliere sino a cinque in porzioni sufficienti per due persone, per aprire la cena: Tartare di rape rosse con formaggio fresco di anacardi, capperi e noci, una Panissa di ceci, cappuccio viola fermentato e pinoli tostati, dell'Insalata russa con pane guttiau e paprika. Per poi farli seguire da un piatto unico con più di una incursione nella cucina etnica, altro tratto del Bistrò che fa a capo a Cristian Orizio, qui le scelte sono discusse, condivise, in vera comunione d'intenti. Emblematico il Pad Thai, tagliatelle di riso saltate con verdure e tofu morbido, arachidi, lime e salsa al tamarindo, ma anche una Fregola sarda con asparagi spadellati, crème fraîche di anacardi, ceci croccanti, olio alle erbe aromatiche o del Tempeh glassato all'arancia con crema di finocchi, mandorle tostate, ravanello fermentato.

Cosa si beve da Bistrò Popolare

Una piccola ma non banale carta dei vini (e birre): dalle scelte locali degl'inizi ora spazia per tutta la penisola, da dove trarre un Prosecco Colfondo, un bianco macerato o un rosso leggero e profumato, un Pinot Nero? Da abbinare ai piatti più intensi: a renderli tali marinature e tecniche di cottura/preparazione, nonché la scelta senza compromessi qualitativi di ogni singolo prodotto.

Insomma, Bistrò Popolare è un luogo dove riappacificarsi con il prossimo e con la terra che abitiamo, senza per questo dover minimamente rinunciare al piacere della tavola.

Bistrò Popolare
Via Industriale 14 - 25126 Brescia
Tel 340 227 8334

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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